L’acquisto di indirizzi e-mail è un popolare mezzo di marketing – soprattutto per fare pubblicità aggressiva. Perché questo metodo è veloce, semplice, chiaro e utile per passare in un colpo solo ad un’intera lista di contatti. Chi però considera anche i rischi, comprenderà immediatamente perché questa procedura porti anche molti svantaggi, producendo l’effetto opposto. Abbiamo riassunto le ragioni per cui l’acquisto di indirizzi e-mail non comporta vantaggi.
I motivi per cui l’acquisto di indirizzi email è dannoso
Qualsiasi impresa ha avuto almeno una volta la tentazione di comprare una lista di indirizzi e-mail, per arrivare facilmente a una gran quantità di nuovi clienti che compreranno anche da lei. Purtroppo le cose non sono così facili, perché il destinatario di un’e-mail è generalmente poco interessato all’e-mail commerciale, la elimina e la contrassegna come spam. Nel provider di posta elettronica giungono poi molti reclami per spam, che pongono sulla lista nera l’esperto di marketing, impedendo in futuro un ulteriore invio di e-mail.
A ciò si aggiunge che la maggior parte dei dati di queste liste sono false e con errori, già contrassegnate come spam prima dell’invio – nel peggiore dei casi viene perfino bloccato l’indirizzo IP. Ma bisogna rivolgere l’attenzione anche al lato giuridico, poiché l’invio di e-mail senza esplicita autorizzazione del destinatario è anticoncorrenziale in Germania e quindi vietato.
Sicuramente alcuni esperti di marketing hanno anche successo con l’acquisto di liste di e-mail e l’invio di offerte commerciali. Tuttavia questo successo è generalmente di breve durata, poiché a lungo termine questo metodo danneggia l’immagine. Di seguito abbiamo riassunto i cinque svantaggi più importanti.
Primo svantaggio: l’acquisto di indirizzi danneggia a lungo l’immagine dell’esperto di marketing
In primo luogo, la maggior parte delle persone a cui si scrive non è affatto interessata alle e-mail commerciali e bolla tali e-mail come spam. Nel marketing penetrante via e-mail questa penetrazione danneggia la reputazione dell’impresa.
Secondo svantaggio: dati spesso falsi e inutili
I venditori di indirizzi promettono una grande quantità di dati – cosa che, a prima vista naturalmente, può anche essere vera. Ma spesso le informazioni e i dati sono semplicemente falsi e quindi inutili. Anche gli indirizzi e-mail appaiono in queste liste non più attive. Questi indirizzi inattivi vengono poi utilizzati per una campagna mailing e l’esperto di marketing viene marchiato come spammer.
Terzo svantaggio: il provider di servizi e-mail viene danneggiato
Di regola i provider di servizi e-mail hanno stabilito, nelle loro condizioni generali, che i clienti non possono inviare messaggi di spam. Tuttavia, nel caso di una campagna mailing, l’indirizzo IP può essere fatto risalire al provider di servizi. Ciò significa che, durante l’invio di messaggi di spam, non solo ne risente la reputazione dell’impresa stessa, ma anche quella del provider.
Quarto svantaggio: la concorrenza promuove gli stessi destinatari secondo le circostanze
Ci sono molte altre imprese che, secondo le circostanze, possiedono esattamente la stessa lista di destinatari di posta elettronica – forse sono compresi perfino i propri concorrenti. Se si vuole acquisire un vantaggio per sé, bisogna fare di meglio e essere creativi e attivi.
Quinto svantaggio: personalizzazione sbagliata dei dati
Lo scopo di un’e-mail è un rapporto familiare e personale con chi si entra in contatto. Difficilmente questo si forma con una lista di indirizzi e-mail acquistata, poiché queste liste contengono spesso errori. Chi personalizza l’e-mail e si rivolge personalmente al destinatario, deve aspettarsi che le informazioni non siano corrette e l’interessato non abbia quell’hobby né lavori lì, come il venditore dell’indirizzo ha indicato. Queste informazioni sbagliate inducono a inquadrare l’esperto di marketing come non serio.
In conclusione
Il valore intrinseco degli indirizzi è sostenibile a lungo termine solo se la lista di indirizzi e-mail viene controllata e inviata non più di una volta a settimana.
Frank Große
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